Secondo uno studio, i pazienti che fanno uso di Cannabis provano più dolore dopo un intervento chirurgico rispetto ai pazienti che non ne fanno uso.
Negli USA l'uso di Cannabis sta aumentando tra i giovani adulti. I dati del National Survey on Drug Use and Health del 2020 hanno mostrato che la Cannabis viene utilizzata dal 17.9% delle persone di età pari o superiore a 12 anni ( n = 49.6 milioni ).
I ricercatori hanno preso in esame 34.521 pazienti che hanno subito interventi chirurgici elettivi per più di 1 ora nel periodo 2010-2020. Di questi, 1.681 erano consumatori di Cannabis che hanno fatto uso di Cannabis entro 30 giorni dall'intervento chirurgico, mentre tutti gli altri partecipanti non avevano mai fatto uso di Cannabis.
La media ponderata nel tempo ( TWA ) dei punteggi del dolore nelle prime 24 ore postoperatorie è stata di 5.5 nei consumatori di Cannabis e di 4.1 nei non-consumatori, con una differenza tra i gruppi di 0.58 ( IC 95%, 0.48-0.68 ).
Mentre i consumatori di Cannabis avevano un consumo mediano di oppioidi leggermente superiore ( 45 mg di equivalenti di Morfina per via endovenosa [ MME ] ) rispetto ai non-consumatori ( 36 MME ) nelle prime 24 ore postoperatorie.
Il risultato non era, tuttavia, statisticamente significativo.
Nella ricerca sono stati esclusi i pazienti con diagnosi di dolore cronico o analgesia regionale, che avrebbero potuto interferire con i risultati.
Inoltre, i gruppi di studio erano bilanciati per i fattori confondenti tra cui età, sesso, consumo di tabacco e altre droghe illecite, nonché depressione e disturbi psicologici.
Per quanto riguarda le implicazioni mediche, il controllo del dolore potrebbe essere leggermente più impegnativo nei pazienti che fanno uso di Cannabis, ma la quantità di dolore non è enormemente alta per modificare le lineeguida per la gestione del dolore per questi pazienti. ( Xagena2022 )
Fonte: American Society of Anesthesiologists ( ASA ) Meeting, 2022
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