L'incidenza di endocardite infettiva correlata all'uso di farmaci iniettabili è in aumento. Sulla base della pratica clinica e dei dati epidemiologici e in vitro, si è postulato che l'esposizione all'Idromorfone a rilascio controllato ( Jurnista ) sia associata a un aumentato rischio di endocardite infettiva tra le persone che si iniettano farmaci.
Sono stati utilizzati database sanitari collegati in Ontario, Canada, per assemblare una coorte retrospettiva di adulti di età compresa tra 18 e 55 anni che si iniettavano farmaci nel periodo 2006-2015.
Sono stati identificati i casi di endocardite infettiva in questa coorte.
È stata stimata l'esposizione all'Idromorfone e il rischio di endocardite infettiva in questa coorte in due modi. In primo luogo, in un'analisi a livello di popolazione, sono stati identificati i pazienti che vivono in regioni con tassi di prescrizione di Idromorfone alti ( 25% o più ) e bassi ( 15% o meno ) e, dopo averli abbinati in base a varie caratteristiche basali, è stata confrontata la frequenza di endocardite infettiva.
In secondo luogo, in un'analisi a livello di paziente che ha incluso solo quelli con dati sui farmaci prescritti, sono stati identificati coloro che avevano compilato le prescrizioni, cioè avevano ricevuto il farmaco dalla farmacia, per l'Idromorfone a rilascio controllato o a rilascio immediato e, dopo l'abbinamento in base a diverse caratteristiche basali, è stata confrontata la frequenza di endocardite infettiva con quella dei pazienti a cui erano stati prescritti altri oppioidi.
Tra il 2006 e il 2015, 60.529 pazienti avevano evidenza di uso di farmaci per iniezione, 733 dei quali ( 1.2% ) avevano endocardite infettiva.
Nell'analisi a livello di popolazione di 32.576 pazienti abbinati, sono stati identificati 254 ricoveri ( 1.6% ) con endocardite infettiva in regioni con elevato utilizzo di Idromorfone e 113 ricoveri ( 0.7% ) in regioni a basso utilizzo ( odds ratio aggiustato, aOR 2.2, P minore di 0.0001 ).
Nell'analisi a livello di paziente di 3.884 pazienti abbinati, la frequenza di endocardite infettiva è stata più alta tra i pazienti che hanno ricevuto prescrizioni di Idromorfone rispetto a quelli che hanno ricevuto prescrizioni per oppioidi non-Idromorfone ( 2.8%, 109 pazienti, vs 1.1%, 41 pazienti; OR aggiustato 2.5, P minore di 0.0001 ).
Questa associazione significativa è stata osservata per l'Idromorfone a rilascio controllato ( 3.9%, 73 su 1.895 pazienti, vs 1.1%, 20 su 1.895; aOR=3.3, P minore di 0.0001 ), ma non per l'Idromorfone a rilascio immediato ( 1.8%, 36 su 1.989, vs 1.1%, 21 su 1.989; P=0.072 ).
Tra le persone che si iniettano farmaci, il rischio di endocardite infettiva è significativamente più alto per coloro che sono esposti all'Idromorfone a rilascio controllato rispetto ad altri oppioidi. Questa associazione potrebbe essere mediata dal meccanismo di rilascio controllato e dovrebbe essere oggetto di ulteriori indagini. ( Xagena2020 )
Silverman M et al, Lancet Infectious Diseases 2020; 20: 487-497
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